Occitania
- 11 giu
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 18 giu
Tutto il blu del cielo
Mélissa Da Costa - Rizzoli 2023
Ambientato in Occitania e Pirenei orientali

Cercasi compagno/a di viaggio per un'ultima avventura: sono le prime parole dell'annuncio che
Émile pubblica online un giorno di fine giugno. Ha deciso di fare ciò che ancora non ha mai fatto, che ha sempre rimandato, perché nella vita va così. Partire per un viaggio on the road, setacciare paesaggi vicini eppure mai esplorati, affondare occhi e naso là dove non c'è altro che natura e silenzio, senza data di ritorno. Ha solo ventisei anni e una forma di Alzheimer precoce e inesorabile, per questo vuole vivere in completa libertà, lontano da chiunque lo conosca, fintanto che il suo corpo glielo concederà. Non si aspetta che qualcuno davvero risponda al suo appello, ma sbaglia. Qualche giorno dopo in una stazione di servizio, pronta a partire, protetta da un informe abito nero, con un cappello a tesa larga, sandali dorati ai piedi e zaino rosso in spalla, c'è Joanne. E così, su un piccolo camper, attraverso boschi profumati, torrentelli rumorosi, sentieri e stradine che si snodano tra le vette dei Pirenei e certi bellissimi borghi dell'Occitania, una giovane donna e un ragazzo s'incamminano. Parlano poco, forse cercano una dimensione diversa dove potersi incontrare, la parola giusta per bucare, senza fare troppo male, ognuno il dolore acuto dell'altro.
"Tutto il blu del cielo", esordio di Mélissa Da Costa diventato un bestseller da seicentomila copie, è una storia di rinascita che dalla sofferenza vede sbocciare, pura e irrefrenabile, una gioia di vivere nuova, la bellezza assoluta della scoperta dell'altro, la magia del sentirsi umani.
Consigliato da Susanna:
Perché si viaggia? Per desiderio di conoscere, per interessi culturali, a volte per lasciarsi alle spalle qualcosa o per realizzare un sogno. Questo romanzo (uno di quelli che "lasciano il segno") narra la storia di due giovani che partono per un viaggio verso l'Occitania e i Pirenei Orientali. Entrambi vivono e lasciano situazioni difficili, ma questa esperienza insieme diventa occasione di ricerca di loro stessi e di vittoria sulla malattia e sul dolore. Le tappe del loro percorso e sedi della loro avventura umana, sono raccontate e descritte in modo preciso ed efficace, tanto da farmi decidere di visitare questi luoghi la scorsa estate: é stata una profonda emozione. Il mio modesto parere: è un libro da non perdere.
Nel 1954 Agnes Varda, regista belga considerata una rappresentante della Nouvelle Vague francese, girò con mezzi modesti il suo film di debutto La pointe courte con Philippe Noiret come interprete e con il montaggio di Alain Resnais. Il film è ambientato in Occitania, a Pointe Courte, borgo di pescatori accanto a Sète sulla costa mediterranea. Negli stessi luoghi, che sono poi i luoghi della sua infanzia fu girato nel 2008 Le plage d'Agnes, film autobiografico in cui Varda racconta la propria avventura umana e professionale.
Sempre a Sète sono ambientati i film Cous cous (2007) e Mektoub my love. Canto 1 (2017) del regista franco-tunisino Abdellatif Kechiche.
Francia on the road
Gisella Fornaca - Lonely Planet Italia 2024

La Francia vi delizierà con i suoi villaggi ricchi di storia. Perdetevi tra le vie acciottolate che sbucano su piazze incorniciate dai dehors dei caffè, scoprendo fontane elaborate e case ricoperte d'edera, glicine o rose, o unitevi agli abitanti nelle boulangeries e tra i banchi dei mercati agricoli. Magnifici borghi fuori dal tempo, spesso vegliati da castelli, sontuose residenze, abbazie e cattedrali maestose di cui la Francia è fonte inesauribile.



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