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Venezia

  • 18 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Venezia insolita e segreta


Thomas Jonglez, Paola Zoffoli, Irene Galifi - Edizioni Jonglez 2024


Venezia

Scoprire i segreti della basilica di San Marco lontano dai turisti, decifrare i capitelli del palazzo dei Dogi, percorrere l'unico canale sotterraneo della città alla ricerca della scultura alchemica del cavallo alato, pranzare in un eccezionale ristorante nascosto in una casa di pescatori nella laguna, seguire le tracce della Teriaca, una pozione miracolosa che fu a lungo preparata a Venezia, decifrare le tele della Scuola di San Rocco secondo i dettami della cabala ebraica o la costruzione di San Francesco della Vigna secondo quelli della cabala musicale, visitare un ignoto cimitero sotterraneo, varcare la soglia di palazzi e monasteri per passeggiare in giardini segreti, ammirare la straordinaria e dimenticata biblioteca del Seminario di Venezia, dormire in una camera sublime nascosta in un palazzo, fare la spesa al mercato del carcere femminile della Giudecca, giocare a bocce in pieno centro, fare un ritiro in un meraviglioso monastero della laguna lontano dal mondo. Cinque anni di ricerche sono stati necessari per concepire questa guida, che permetterà a tutti gli innamorati di Venezia e agli stessi veneziani di ripartire alla scoperta della più straordinaria città del mondo, fuori dai sentieri battuti. (Sinossi Edizioni Jonglez)





Fondamenta degli incurabili


Iosif Brodskij - Adelphi 1991


Fondamenta degli incurabili


“Fondamenta degli incurabili” non è guida né romanzo, è un saggio onirico e disordinato, un flusso di pensieri, impressioni, aneddoti risalenti alle numerose vacanze dell’Autore a Venezia durante il periodo invernale. Impossibile soffermarsi sulle descrizioni della luce invernale “carezza dell’infinito”, della nebbia “fitta, accecante, immobile”, dell’acqua, dei monumenti, del sole sulle onde, ecc. Perché Venezia? Perché il “pizzo verticale delle facciate veneziane è il più bel disegno che il tempo abbia lasciato sulla terraferma”. Come nei film del connazionale Tarkovskij la bellezza, attraverso ricordi e immagini, permette di cogliere la luce e il mondo in modo nuovo e rivelatore, di coglierne l’essenza. Venezia è un sogno che assume “sembianze mortali”, che Brodskij ha amato di amore fedele a senso unico. (Sinossi di Guido Scarascia)


Consigliato da Guido

Perché è un contagiante atto d’amore per la città.

Il nostro amore per Venezia lascia sull’acqua dei riflessi che “il tempo riuscirà forse a comporre, come se si trattasse di un collage, una migliore versione del futuro verso cui noi siamo diretti, migliore di quanto sarebbe senza di loro …”. Quale bellezza salverà il mondo? Non il bello che piace, ma quello che trasforma (in meglio) chi guarda. E’ questa la funzione di Venezia nell’universo, ed è questa la bellezza, e ne siamo parte anche noi.



Nel film Andrej Rublev diretto da Andreij Tarkovskij nel 1966, Tarkovskij associa l’arte alla ricerca di un senso profondo, un modo per rendere la vita “assoluta”, in contrasto con le limitatezze dell’uomo. La bellezza dona un senso al mondo.

1 commento


Eli
22 set

A proposito della Venezia di oggi, consiglio il "piccolo" ma eccellente film Welcome Venice di Andrea Segre, che ha tra gli interpreti anche la bravissima Ottavia Piccolo. È su Raiplay.

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