Stati Uniti del sud
- 30 ott
- Tempo di lettura: 3 min
America perduta
In viaggio attraverso gli Usa
Bill Bryson - Feltrinelli 2012

La storia di un viaggio nell'altra America, quella delle piccole città in cui la vita è rimasta ferma agli anni Cinquanta, il racconto dolce e amaro di un americano che, dopo aver vissuto dieci anni in Inghilterra, ha voluto realizzare un viaggio di scoperta, tornando nei luoghi magici della sua fanciullezza. Bryson è tornato a casa, con la vecchia Chevrolet della madre ha coperto un percorso di 22.500 chilometri, attraverso 38 stati, viaggiando quasi sempre su strade secondarie, da una cittadina all'altra. Ha così visto quasi tutto ciò che aveva previsto e moltissimo di ciò che non aveva programmato. (Sinossi Feltrinelli)
I tempi non sono mai così cattivi
Andre Dubus – Mattioli 1885, 2024
I racconti sono ambientati nella provincia degli Stati Uniti del sud.

Nove storie che parlano di persone ‘non-straordinarie’ che affrontano il divorzio, l’alcolismo, la violenza, l’adulterio, i rapporti familiari interrotti e, al di sopra di tutto, le incomprensioni. La storia di un padre, il racconto-capolavoro che chiude il volume, è la confessione di un uomo lasciato dalla moglie, che vive da solo, che parla con se stesso e che cerca di evitare la disperazione. “Non è difficile sopravvivere a un giorno, se puoi sopravvivere a un momento.” Una grande raccolta di racconti, storie delicate e durissime che parlano di rapporti fra padri e figli, fra uomini e donne, individui fragili e vulnerabili, travolti dal dolore e dalla gioia della vita quotidiana. Dubus ‘diventa’ i suoi personaggi, ci fa sentire la paura, il tormento, il sollievo di certe scelte e, alla fine, ci fa parlare con orgoglio, con la voce dei suoi personaggi, anche quando si rivolgono a Dio, perfino quando a Dio si ribellano. I tempi non sono mai così cattivi parla della ricerca di qualcosa di buono dentro se stessi e di come questa ricerca si faccia ancora più intensa quando a prevalere sono le tenebre. Il dolore è il prezzo del piacere e gli sbagli sono la scuola che bisogna affrontare per rendere le proprie vite migliori. “A volte,” scrive Dubus in una lettera a un aspirante scrittore, “le storie diventano come ombre e luci dello spirito. Ci saranno sempre ombre nella tua vita, ma spero che continuerai a muoverti verso la luce.” (Sinossi Mattioli 1885).
Consigliato da Lilia:
“I tempi non sono mai così cattivi da non trovarci un uomo buono.” Questa frase di San Tommaso Moro posta dall’Autore nel prologo alla raccolta costituisce il leitmotiv dei nove racconti di Andre Dubus, che parlano della ricerca possibile di qualcosa di buono dentro se stessi in ognuno di noi e in ogni situazione, anche quelle più crude o violente o difficili, contro ogni ipocrisia o perbenismo.
Ambientati in un'America “normale”, in particolare in quelle zone di provincia degli Stati Uniti del sud, con ampi spazi, natura, boschi, spesso ai bordi di laghi tranquilli che fanno da sfondo e contrastano con lo stato d’animo fluido o agitato dei protagonisti, questi racconti ci narrano di una provincia dove per lo più ci si conosce e ci si ritrova nei locali a bere, a scherzare e a dimenticare le durezze della realtà. Secondo Dubus la sola ragione per leggere e parlare di libri sta nel condividere con qualcuno un’esperienza di vita e per fare ciò, più che conferenze auliche, niente è meglio che entrare in un bar, dove si parla di vita, di passione, di morte, di dolore, situazioni che i presenti conoscono bene per averle provate sulla propria pelle. Con molta calma Dubus descrive i suoi personaggi e narra il loro contesto quotidiano e le dinamiche che li coinvolgono, il tutto con semplicità, attenzione ed essenzialità, in un’atmosfera quasi atemporale, che fa riflettere. Li fa “parlare” e anche se spesso non è d’accordo con ciò che fanno, tuttavia li ama intensamente e si cala in loro.



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