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Uzbekistan

  • 4 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 18 giu

Samarcanda. Un sogno color turchese


Franco Cardini - Il Mulino, 2016



Samarcanda

Potenza di una città sognata: ci arrivi e ti stupisci che esista davvero Nessuna città ha un nome così evocativo: appena lo pronunci l’Oriente t’assale. Samarcanda è la città delle fortezze e dei sepolcri; è il nodo carovaniero sulla Via della Seta, il maggior raccordo commerciale di terra fra Cina ed Europa; è la sede del Gur-Amir, tempio e santuario, centro del mondo dalla cupola turchese sotto la quale il grande Tamerlano dorme per sempre. Parla una lingua in cui coesistono e si contrappongono tre alfabeti - cirillico, latino, arabo - come specchio della lotta tra chi ancora guarda al vecchio colonizzatore russo, chi sostiene l’islamizzazione e chi vorrebbe giocare sino in fondo la carta dell’occidente.



Buonanotte, Signor Lenin


Tiziano Terzani -Tea, 2018


Ambientato negli stati dell'Asia Centrale ex-sovietica



Buonanotte, signor lenin

Nell'agosto del 1991 Tiziano Terzani si trova lungo il corso del fiume Amur, in Siberia, aggregato a una spedizione sovietico-cinese, quando apprende la notizia del golpe anti-Gorbacëv che ha appena avuto luogo a Mosca. Decide di intraprendere subito, questa volta da solo, un lungo viaggio che in due mesi lo condurrà, attraverso la Siberia, l'Asia centrale e il Caucaso, fino alla capitale. Un'esperienza eccezionale, fissata negli appunti, nelle riflessioni e nelle fotografie che compongono questo libro, una testimonianza in presa diretta di un evento epocale, una galleria di individui e popoli diversi, un panorama di città leggendarie, di luoghi sconosciuti e abbandonati ai margini della storia, di vestigia del passato e di segnali del nuovo che avanza. Un viaggio, e un libro, che riprende la fotografia istantanea del tramonto definitivo dell'impero sovietico.


Consigliato da Laura:

"Vado a letto depresso alla semplice idea che, essendo venuto a vedere Samarcanda, non avrò d'ora innanzi più modo di sognarla".

L'Uzbekistan è un paese per cui Terzani ha molte aspettative. Nella mitica “città dorata” di Samarcanda, “specchio del mondo”, “gioiello dell'Islam”, vuole passare il giorno del suo compleanno e fumare la sua ultima sigaretta. E' un luogo che ha sognato per anni e di cui ci racconta la storia antica e affascinante e descrive la grandiosità di un tempo che la gente ancora indossa negli abiti e nei modi. La bellezza delle cupole e dei minareti del Registan, la grande piazza di Samarcanda, è ammaliante nella luce del tramonto e tuttavia Terzani sente di aggirarsi tra i luoghi di una città morta, dove la rivoluzione comunista, che sognava di creare un mondo perfetto, qui è solo riuscita “a togliere il grande soffio di vita e grandezza che c'era nel vecchio, pur imperfetto”. Un'impressione simile l'avrà nella città sacra di Buchara, della quale nonostante la delusione riesce a raccontarci il fascino antico e le speranze di chi la abita. L'Uzbekistan che Terzani vede nel 1991 è un mondo in bilico tra un comunismo ancora vivo e vegeto e un Islam che affratella le persone, vera forza popolare del paese, ma che rischia di sconfinare in integralismo religioso.

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