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Giappone

  • 22 ott
  • Tempo di lettura: 3 min

Nella terra dei ciliegi

Undici modi per scoprire il Giappone

Giorgia Sallusti - Editori Laterza 2024


Giappone

Dai manga al sushi, dagli anime all’estetica del kawaii, dai kimono ai rituali del tè, il Giappone è

ormai entrato prepotentemente nel nostro immaginario e nella nostra vita quotidiana. Una guida

d’eccezione ci accompagna in un viaggio tra gli aspetti più popolari e quelli più misteriosi del Paese del Sol Levante.

Il Giappone è diventato sempre più vicino e familiare, come testimonia la diffusione di tantissime

parole e pratiche che nella terra dei ciliegi trovano origine, da sumōa geisha, da hikikomori a

kimono. Tuttavia, mantiene il fascino intatto dell’altrove. E forse proprio per questa commistione

di prossimità e lontananza il Giappone seduce e incanta.

Giorgia Sallusti ci invita a esplorare la storia del Giappone, le sue leggende, gli oggetti della vita quotidiana, i personaggi e gli artisti che ne hanno costruito l’identità e molto altro attraverso undici vie d’accesso, undici parole che aprono finestre su un mondo in buona parte ancora da scoprire.

Come arriva sulle tavole dei giapponesi il sushi? Com’è fatta la giornata di un lottatore di sumō? E ancora, da dove arrivano i manga? Che lavoro fa una geisha? Che rapporto ha il mostro Godzilla con la storia del nucleare in Giappone? E la gattina di Hello Kitty che cosa ci dice sul kawaii e su tutto ciò che è «troppo grazioso»?

A queste e ad altre domande il libro risponde, regalandoci anche il piacere di bere una tazza di tè scoprendone i segreti legati all’estetica del buddhismo zen. (Sinossi editori Laterza)




Le ballate di Narayama


Fukazawa Shichirō - Adelphi 2024


Le ballate di narayama

Non ci sono che montagne a perdita d’occhio intorno al remoto villaggio dove la vecchia Orin vive con il figlio Tatsuhei e i quattro nipoti. Un villaggio primordiale, soggetto alla legge implacabile della sopravvivenza, e insieme immobilizzato nel tempo inafferrabile di favole e leggende, dove riecheggiano ballate dai versi poetici e crudeli. E quando in famiglia si aggiungono due bocche da sfamare – la nuova moglie di Tatsuhei e quella di Kesakichi, il più grande dei nipoti –, e si approssima il traguardo dei settant’anni, un solo, gioioso pensiero occupa la mente di Orin, da sempre abituata a pensare agli altri prima che a se stessa: prepararsi degnamente per il pellegrinaggio al Narayama, la lontana montagna dove abita un dio. Lì il figlio, dopo averla portata sulle spalle sino in cima, la abbandonerà al suo destino, come vogliono norme ancestrali, atroci ai nostri occhi eppure serenamente accettate. E mentre seguiremo la silenziosa ascesa di Orin e Tatsuhei, fra valli che paiono abissi senza fondo e vette dove i corvi volteggiano sul candore delle ossa, non potremo fare a meno di chiederci se questo romanzo aspro e lacerante, caduto come un meteorite nella letteratura giapponese degli anni Cinquanta, sia davvero il frutto dell’invenzione di un outsider – o non scaturisca piuttosto dagli strati più profondi del nostro inconscio. (Sinossi Adelphi)


Consigliato da Manuela

Un racconto dall’inizio lento, che descrive un Giappone arcaico e poverissimo, dove allo scadere dei 70 anni gli anziani dei villaggi vengono trasportati sulle spalle dei figli fino in cima alla montagna di Narayama e lì lasciati morire, per far spazio alle nuove bocche da sfamare. Poi, man mano che il racconto prosegue, man mano che il desolato figlio di Orin si inerpica con la madre su per la montagna lungo un percorso notturno costellato di cadaveri e corvi minacciosi, inizia la poesia. E la corsa a ritroso di Tatsuhei verso la madre abbandonata, per condividere con lei, per l’ultima volta, la gioia per la caduta della neve (“hai visto, mamma, è caduta la neve!”) ti entra e rimane impresso nel cuore…

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