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Basilicata

  • 10 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Andare per Matera e la Basilicata


Eliana Di Caro - il Mulino 2019


Andare per matera e basilicata

I Sassi e tanto altro: una terra da esplorare.

A lungo Basilicata ha voluto dire Cristo si è fermato a Eboli (1945). Una immagine forte e dolente, che non esaurisce però la ricchezza di quel mondo, salito all’attenzione internazionale prima con l’inserimento dei Sassi fra i siti Unesco nel 1993, poi con Matera capitale europea della cultura 2019. Ad accompagnarci nell’itinerario che si snoda tra vari centri lucani, alcune guide di eccezione: non solo Carlo Levi, visceralmente legato ad Aliano, ma anche Pier Paolo Pasolini, innamorato degli antichi rioni materani, Rocco Scotellaro, sindaco di Tricarico, poeta e scrittore, Giovanni Pascoli, che insegnò al liceo classico di Matera per due anni, la poetessa cinquecentesca Isabella Morra, straziata nella rocca di Valsinni, Albino Pierro e la sua Tursi, Leonardo Sinisgalli, mai dimentico di Montemurro. Su tutti, Orazio e la sua Venosa. (Sinossi il Mulino)




Cristo si è fermato a Eboli


Carlo Levi - Einaudi 2025



cristo si è fermato a eboli

La scoperta del problema meridionale non solo come episodio di una condizione arcaica, intollerabile nella nostra società, ma anche come teatro di una straordinaria civiltà contadina.


«“Cristo si è fermato a Eboli” è un cardine della letteratura italiana ed europea. È la scoperta di una diversa civiltà, un “viaggio al principio del tempo”, il racconto di un popolo colonizzato fatto da chi, venuto dalla stirpe dei colonizzatori, si spoglia del proprio privilegio ricevendone in cambio una “lingua nuova”. È un romanzo, un documento, un resoconto, un memoriale, un libro antichissimo sbocciato nel cuore della modernità. Ed è un'evocazione, un discorso corale, un ponte tra mondi non riconciliati. Nessun lettore può inoltrarsi nei suoi capitoli e restare indifferente» (Nicola Lagioia).


Con una postfazione di Riccardo Gasperina Geroni. In appendice scritti di Italo Calvino, Carlo Ludovico Ragghianti e Jean-Paul Sartre. Introduzione di Nicola Lagioia. (Sinossi Einaudi)



Consigliato da Elisabetta

Perché in questo romanzo pieno di colori e di racconti leggendari, ambientato nei paesi sperduti della Lucania degli anni 30 del ‘900, Gagliano, Gaglianello, Grassano, l’autore racconta il suo incontro con il mondo contadino atavico e rassegnato dove l’uomo non si distingue “dal suo sole, dalla sua bestia e dalla sua malaria”. Vi si trova una descrizione di Matera com’era ben prima degli interventi di sviluppo negli anni 50. Una lettura interessante per chi ama confrontare i luoghi meravigliosi della Basilicata, oggi rifiorita meta di turismo, con la loro storia passata.

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