Austria
- 18 set
- Tempo di lettura: 2 min
Austria
Catherine Le Nevez - Lonely Planet Italia, 2024

"Con montagne che lasciano a bocca aperta, palazzi, laghi, borghi medievali e castelli che accendono la fantasia, è forse possibile non amare l'Austria?" Per pianificare un viaggio da ricordare: lanciatevi sulle famose piste da sci del Tirol; lasciatevi abbagliare dalla Hofburg, il palazzo imperiale; seguite le tracce di Mozart a Salzburg; entrate nell'Eisriesenwelt, le grotte di ghiaccio più grandi del mondo. (Sinossi Lonely Planet Italia)
Danubio
Claudio Magris - Garzanti, 2015

«Il viaggio è forse sempre un cammino verso quelle lontananze che splendono rosse e viola nel cielo della sera, oltre la linea del mare e dei monti, nei paesi sui quali sorge il sole che da noi tramonta.» Paesaggi, umori, incontri, riflessioni, racconti di un viaggiatore sterniano che scende con pietas e con humour lungo il vecchio fiume, dalle sorgenti al Mar Nero, ripercorrendo insieme la propria vita e le stagioni della cultura contemporanea, le sue fedi e le sue inquietudini. Un itinerario fra romanzo e saggio che racconta la cultura come esperienza esistenziale e ricostruisce a mosaico, attraverso i luoghi visitati e interrogati, le civiltà dell'Europa centrale - in tutta la complessa varietà dei suoi popoli e delle sue culture - rintracciandone il profilo nei segni della grande Storia e nelle effimere tracce della vita quotidiana. Viaggio esterno, dunque, e avventura interiore, minuziosa documentazione erudita che diventa materia di finzione e di digressione fantastica per un viandante curioso di luoghi, libri e persone che redige un piccolo Decamerone danubiano con storie e vicende, destini individuali e collettivi rimasti impigliati sulle rive del fiume e del tempo. "Il Danubio" diviene un labirintico percorso alla ricerca del senso della vita e della storia, sull'atlante della vecchia Europa e del nostro presente. Prefazione di Gian Luigi Beccaria. (Sinossi Garzanti)
Consigliato da Arianna
Danubio è un affascinante diario di viaggio lungo il grande fiume che dell’Impero austro-ungarico era simbolo e spina dorsale, poiché ne attraversava quasi tutte le regioni. Magris ci invita a ripercorrere insieme a lui un itinerario che è un po’ romanzo, un po’ saggio, un po’ mescolanza di entrambe le cose, partendo dalle sorgenti del Danubio a Donaueschingen: ma sono davvero lì? Fin dalle prime pagine l’autore stabilisce il tono, immergendoci in un’erudita indagine sulle origini geografiche del fiume, raccontata con garbata ironia e costellata di osservazioni acute e divagazioni inedite. E fino al delta nel Mar Nero, in cui “i rami se ne vanno ognuno per conto proprio”, la narrazione scorre proprio come il fiume, arricchendosi via via di miriadi di personaggi, dai più umili ai più famosi, di storie piccole e grandi e di paesaggi sempre diversi, come quelli delle sue rive. Quello che Magris ci restituisce è un mondo, quel panorama pluriculturale e multidentitario che fino al 1918 ha convissuto sotto l’aquila a due teste degli Asburgo: nel raccontarcelo, lo scrittore ritrova anche le proprie radici e getta luce sul senso più profondo della storia.



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