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I diari della motocicletta

  • 5 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Ernesto Che Guevara - Mondadori 2021, Oscar Moderni Cult

Ambientato in America Latina



E’ questo un momento perfetto per leggere I diari del giovane Che, mentre nella città di Bologna si svolge la mostra “Che Guevara. Tú y todos”. 

Dal 27 marzo al 30 giugno al Museo Civico Archeologico.


I diari della motocicletta


Dicembre 1951. Due giovani studenti di medicina argentini, Ernesto Guevara de la Serna e Alberto Granado, partono in sella a una sgangherata motocicletta, pomposamente battezzata “Poderosa”, per attraversare l’America Latina. Li aspettano sette mesi di avventure e incontri destinati a forgiarli per sempre. Toccheranno mille luoghi, dalle rovine di Machu Picchu al lebbrosario di San Pablo. Durante il viaggio Ernesto raccoglie appunti e, una volta rientrato, li riordina in un diario che è ormai un mito, l’opera più celebre del Che, un libro di culto letto e amato da almeno tre generazioni.

Queste pagine rivelano lo sguardo fresco ma già critico e intelligente che sarà del “comandante Che Guevara”; contengono i mille volti dell’America, la miseria degli Indios e la folgorante bellezza del paesaggio; raccontano il desiderio di conoscere, esplorare, capire, emozionarsi come solo a vent’anni si può, mentre la moto perde pezzi per strada e due ragazzi diventano uomini (sinossi da Mondadori).



Consigliato da Catia:

Perché è un bellissimo libro dove anche le tematiche serie quali povertà, malattia e ingiustizia sono filtrate dallo sguardo fresco dei vent’anni. Sguardo spesso di accorata partecipazione alla vita dei diseredati (i lebbrosi fra i più commoventi), ma anche divertito e autoironico, specie nelle comiche sventure con la malconcia motocicletta. In un percorso di formazione si viaggia attraverso gran parte del continente latinoamericano col giovane Ernesto che ancora non è un mito, ma è certamente un essere umano di toccante generosità.

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